top of page
Cerca

Totò e Vicè, less is more

Ci sono degli spettacoli che continuano a vivere dentro di te anche dopo che li hai visti.

Totò e Vicè è uno di questi.

Uno spettacolo delicato, poetico, ispirato, che, una volta chiuso il sipario, ti fa venir voglia di andare a scoprire le vite di quegli interpreti, l'autore del testo, la storia dell'allestimento.

Sulla scena la luce tremolante delle candele crea un’atmosfera intima e raccolta, come in quella che c'era in alcune edizioni dell'Arlecchino di Strehler.

Poi sul palco appaiono i protagonisti, con i loro cappotti troppo vecchi e le valigie troppo grandi, e la mente corre a Beckett.

Quando vengono pronunciate le prime battute, torniamo all’innocenza di Forest Gump.

Insomma, lo spettacolo è ricco di suggestioni, denso di richiami.

Ma è anche uno spettacolo fatto di piccole cose: lievi cambi di espressione, pochi oggetti, una messa in scena che gioca sulla sottrazione.

Enzo Vetrano e Stefano Randisi sono gli attori-registi di questa splendida avventura e come scrive Gigi Giacobbe sulle pagine di Sipario "forse oggi in Italia non esiste una coppia teatrale come la loro, in grado di trasmettere al pubblico l’essenza del Teatro. Che è poi quella di far vivere in sala quello che i protagonisti vivono sulla scena”.


E alla fine, ti restano in testa quelle strane domande:

«Se uno si mettesse a camminare dove potrebbe arrivare? ».

Oppure: « Se le case fossero senza porte come si farebbe ad entrare?».

Posso fare anche io una domanda? Se i teatri non ci fossero, come si farebbe a pensare?

E voi, avete domande?

Totò e Vicè in scena
Totò e Vicè in scena

18 visualizzazioni

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page