Partiamo da una domanda: come usare meglio l’e-Learning?
Attraverso il totale l’apprendimento a distanza o solo come supporto in affiancamento dell’insegnamento in presenza?
Salman Khan non ha dubbi: la scuola in rete è il futuro e ce lo scrive in un saggio che ha proprio questo titolo ed è stato pubblicato in Italia da Corbaccio nel 2012.
Salman Khan racconta la sua storia: è un ingegnere e ha una nipote che va male a scuola, soprattutto in matematica. La incontra a un pranzo di famiglia e le promette di aiutarla. Piccolo particolare, zio e nipote abitano lontani. Sono quindi costretti a fare di necessità virtù e Khan gira dei video e li posta su Youtube. La nipotina segue le lezioni e comincia a prendere bei voti di matematica. Allora chiede allo zio di passare i suoi video a degli amici che, come lei, hanno qualche problema nell’apprendimento della materia.

Di qui l’idea: su Youtube Khan crea un canale tematico. Se i suoi video hanno aiutato la nipotina, possono anche aiutare altri ragazzini. Nel tempo, la ragazza diventa autonoma nello studio della disciplina, ma l’ingegnoso zio non smette di girare video casalinghi. E i video sono veramente artigianali, perché, almeno a quanto racconta in questo testo e dalle fotografie che possiamo trovare in rete, Khan li gira nel suo sgabuzzino di casa di ritorno dopo una dura giornata di lavoro in banca. Perché l’ingegnere indiano, infatti, ha un normale lavoro nella finanza, grazie al quale guadagna un sacco di soldi. Ma l’America è il paese delle opportunità e Khan, visti i milioni di “followers”, che nel frattempo ha raccolto su Youtube, decide di lasciare il suo lavoro per occuparsi a tempo pieno e con maggior professionalità alla cura dei suoi video.

Dopo un primo momento di incertezza, come nelle miglior storie americane, arriva il lieto fine. Khan viene notato da Bill Gates (anzi, per essere precisi dalla moglie che usa questi filmati per i figli!) che fa un’offerta all’ingegnere per produrre questi video in modo ancor più professionale con una copertura planetaria. L’idea alla base, che Khan espone con forza e fermezza in queste pagine avvincenti di scalata al successo, è la seguente: eliminare l’ignoranza nel mondo, diffondendo il sapere nelle aree più sperdute della terra attraverso internet.
Lo scopo bisogna ammetterlo è nobile e per raggiungerlo Khan vuole rivoluzionare completamente il sistema dell’istruzione così come è stato concepito finora, perché gli appare pieno di errori e completamente sbagliato. In queste pagine sferza molti attacchi alla scuola e agli insegnanti.
La lettura di queste pagine, devo ammetterlo, mi ha trasmesso qualche brivido e lasciato molte perplessità. Percependo la sicurezza che traspare nel sottotesto e con la quale vengono argomentate le sue idee, la scuola, così come è, sembra destinata a finire presto e noi docenti staremo tutti a casa a filmare video da destinare a una classe virtuale.
Per tornare alla nostra domanda di partenza, si evince allora che Khan ha trovato la sua risposta, perchè la tecnologia non è un semplice supporto.
Peccato, una delle cose che mi piace di più dell'essere insegnante è stare in mezzo ai ragazzi, vederli negli occhi, ascoltarli da vicino... Bill Gates, ti prego, lasciami in classe!
di E.M. in AreaDocenti