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Lapbook: taglia, incolla, crea

Da qualche anno, ho scoperto i lapbook e soprattutto l'interesse che generano. I ragazzi saltano sulla sedia quando vedono qualcuno di questi lavori e subito si attivano.

E la cosa più bella è che fanno tutto da soli, armati solo di carta, forbici e tanto entusiasmo.


La prima volta che ho utilizzato questo strumento, insegnavo storia e in classe abbiamo visto un film dedicato a Jesse Owens e uno spettacolo teatrale che ci ha fatto scoprire Liliana Segre. Su entrambe le opere abbiamo lavorato in classe: ho organizzato un approfondimento che ha dato vita a una webquest sul film e una discussione dalla quale è nata poi una recensione sullo spettacolo. Successivamente ho chiesto ai ragazzi di fare un lapbook ed acco alcuni di questi lavori. Cartelloni che si aprono e si chiudono, foglietti che ruotano e foto nascoste.

Nella seconda occasione ho preso spunto dai libri. Ho chiesto ai ragazzi di creare un lapbook in gruppo, lasciandoli liberti di scegliere tra libri letti in classe e libri letti per interesse personale. Per un giorno in classe sono arrivati tanti personaggi simpatici: Ernest e Celestine, Il mago di Oz, Harry Potter e tanti altri. Quel giorno è stata l'occasione per raccontare storie e confrontarci sulla lettura. Ed è stato così che ho conosciuto Caroline, un libro amato da due ragazze. Perché anche la prof può imparare qualcosa di nuovo.

Quest'anno è stata la volta della fantascienza. Ecco il risultato. Mostri e robot hanno fatto il loro ingresso in classe attraverso lettere a molla, tasche piene di informazioni segrete e cartoncini a fisarmonica.

Alcuni sono bellissimi perché chiari e curati, altri meno precisi. C'è chi ha usato le stoffe, chi i cartoncini, chi il cartone pesante pescandolo chissà dove. Ed è così che ogni lapbook racconta una storia, rispecchia una personalità.


Di solito mostro degli esempi e il sito di due colleghe che hanno creato un sito dedicato a queste attività che si chiama Laboratorio Interattivo Manuale.


È possibile valutare i lapbook? e come?

Per me questa attività è ricollegabile alle competenze 5, 6 e 1.

Uso la valutazione delle competenze soprattutto per i lavori più vicini alla creatività. Spesso l'ansia del voto, da entrambe le parti, spegne l'entusiasmo.

In attività di questo genere, per me è sempre difficile dare un giudizio: darei a tutti 10!


Le competenze, invece, sono il modo migliore di valutare la loro capacità di dividersi i compiti, di lavorare in team (competenza 6), di imparare da soli (competenza 5) e di esporre (competenza 1). Le competenze aiutano a far restare l'attività un ambito positivo, perché non esiste infatti un giudizio negativo: le competenze sono sempre sufficienti.

Cerco nel mio lavoro di lasciare uno spazio a qualcosa svolto per il piacere di fare e che non sia sempre sottoposto alla valutazione disciplinare. 


L'idea in più: creare a fine del lavoro, una mostra di lapbook da mostrare ai ragazzi più piccoli delle altri classi.

Io quest'anno ho usato questi lavori per la giornata di Scuola Aperta per creare un laboratorio per i ragazzi della scuola primaria. I miei studenti, mentre presentavano gli argomenti, hanno aperto le tasche tirato fuori i biglietti e successivamente hanno chiesto ai bambini di riportare tutte le immagini ai posti giusti. Divertimento garantito!



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