Che banalità! Ammettiamolo, quante volte abbiamo proposto un progetto con questo nome? Quanti laboratori di lettura abbiamo visto nella nostra carriera conquisto tema?
Lavori di questo tipo, infatti, sono comuni nella scuola ed è possibile trovare proposte sui libri di storia o di antologia.
E invece questa volta è diverso perché:
1. L'idea di fondo non nasce dall'insegnate, ma da una mia ex-allieva, oggi studentessa di Lettere, Matilde Finarelli;
2. Presenta un elemento fortemente originale: dà la possibilità agli studenti di essere attivi creando una simulazione di ruoli.
Solitamente in questa attività si legge un libro e si vede un film. Se va bene, se ne discute e si fanno gli esercizi.
Invece questa volta: gli allievi infatti devono immaginarsi registi e curare l'allestimento completo di un film tratto da un libro che hanno letto.
Alcuni studenti scelgono il cast tra gli attori che conoscono e che ritengono più adatti a determinati ruoli, altri propongono i vestiti e le acconciature, altri ancora trovano la location.
Questa attività prevede una lettura attiva del testo e un'attenta ricerca da documentare, organizzare e giustificare di fronte ai compagni.
L'insegnante può dividere la classe in gruppi assegnando testi diversi o può decidere di lavorare su un solo testo, assegnando ai gruppi allestimenti classici e rivisitazioni moderne.
Il momento della socializzazione diventa molto attivo e partecipato, soprattutto se tutti hanno letto lo stesso libro.
Gli studenti possono creare slides selezionando vari elementi: dai vestiti alle pettinature.
Il lavoro importante consiste nell'argomentare e nel giustificare di fronte ai compagni e al docente le scelte fatte, facendo un costante riferimento al testo assegnato.
Spesso è l'autore che dice chiaramente come si deve vestire o pettinare un personaggio, l'allievo può tenerne conto oppure no. Qualsiasi sia la sua scelta, deve però trovare giustificazione nel testo.
Ideazione e progetto: Matilde Finarelli di E.M. in CinemaAScuola