Vuoi organizzare un corso di teatro nella tua classe? Chiedi la collaborazione di un attore o un regista, perché non è un lavoro facile.
Vuoi provare a farlo tu? Bene, ecco i tre libri che non possono mancare per una preparazione di base.
1) Esercizi e improvvisazioni per il teatro di Viola Spolin (Dino Audino Editore).
Una vera miniera di esercizi e di proposte. L'improvvisazione non è un muoversi caotico, ma il risultato di un'attenta ricerca e Viola Spolin ci indica la strada, elencando obiettivi, scene, punti di osservazione e valutazione. Cosa dobbiamo guardare mentre gli allievi si muovono e creano l'azione? Quali suggerimenti possiamo dare?
L'esercizio dello specchio è, per esempio, un classico di ogni corso di teatro. Diventa chiaro come impostare l'esercizio con il Punto di Concentrazione e l'Assistenza.
Io ho concluso l'attività con la visione dei Fratelli Marx: adesso è chiaro quanto lavoro c'è in soli 2 minuti!
2) Prima lezione sul teatro di Luigi Allegri (Editori Laterza).
Accademico, ordinato nell'esposizione, ricco di esempi, propone una guida alla scoperta dei significati e dei linguaggi teatrali per capire che per fare teatro non sono necessari costumi e scenografie. Interessante a tal proposito l'esempio che fornisce in apertura quando ci racconta come inizia i suoi corsi universitari: porta in aula un modellino di teatro in legno e cartone e, decostruendo, arriva al cuore dell'esibizione. È il testo giusto per fare teatro nella scuola povera di mezzi.
3) Stanislaskij: Il lavoro dell'attore sul personaggio e Il lavoro dell'attore su se stesso.
Sì, ho mentito, nell'ultimo punto i testi sono due e quindi i tre libri che non possono mancare nella vostra libreria sono in realtà quattro.
Nel "periodo della conoscenza", Stanislaskij ci dice quanto sia importante la prima lettura e ci dona consigli molto pratici. Il racconto della messa in scena di Otello è molto interessante per capire che il regista deve suggerire l'azione all'attore che poi crea spontaneamente.
Leggere tutto questo materiale è troppo lungo? Su questo punto non ho mentito: ho detto che non sarebbe stato un lavoro facile e, aggiungo ora, neanche breve.
di E.M. in TeatroAScuola