Chi trova un amico trova un tesoro. Non si dice così?
E, infatti, un mio amico, appassionato di cinema mi ha segnalato una serie di film dedicati al giorno della memoria.
Se siete insegnanti avete sicuramente fatto ricerche approfondite per organizzare, come ormai accade da qualche anno, il Giorno della Memoria nella vostra scuola.
Se avete ancora qualche dubbio, ecco un link con una lista di film adatti per i ragazzi della vostra scuola.
Ma non perdete le nuove uscite al cinema.
E già, perché salvo imprevisti, quest'anno arrivano sul grande schermo quattro nuovi film dedicati alla Shoah.

Il primo è Il figlio di Saul dell’ungherese László Nemes..
Leggendo le recensioni pare essere un film molto duro: la rappresentazione del non filmabile.
La storia, è infatti quella di un deportato addetto al funzionamento e alle pulizie dei crematori.
Scrive la critica: “Dopo Il figlio di Saul non ci potranno più essere film sull’Olocausto. Con buona pace di Steven Spielberg, Roberto Benigni, Gillo Pontecorvo e Costa Gavras”.
Incuriositi? Ecco una recensione per approfondire.

Film completamente diverso per ambientazione, atmosfera, ma non per tematica, è Il Labirinto del Silenzio di Giulio Ricciarelli girato per una produzione tedesca.
Ambientato nel 1958 con un giovane procuratore intento a fare chiarezza sulla storia di suo padre, di cui conserva un ricordo eroico. Ma i padri di una Nazione, come dice la critica, sono più mostri che eroi.

Una volta nella vita girato dalla francese Marie-Castille Mention-Schaar è, invece, tratto da una storia vera.
In un liceo parigino, una professoressa propone alla sua classe un progetto: partecipare a un concorso nazionale di storia dedicato alla Resistenza e alla Deportazione. Un incontro, quello con la memoria della Shoah, che cambierà per sempre la vita degli studenti.

The Eichmann show è un film americano girato da Paul Andrew Williams e racconta la storia del processo avvenuto a Gerusalemme contro un ex soldato delle SS.
Ma questa non è solo la storia di un processo.
Non solo quella di un nazista tedesco.
No, al centro della trama c’è anche la storia delle vicissitudini affrontate dal produttore televisivo per convincere le autorità israeliane e i giudici della necessità di riprendere le varie fasi del dibattimento: si tratta della prima occasione per il mondo intero di assistere alle testimonianze sconvolgenti dei sopravvissuti e quindi di conoscere l’Olocausto.
di E. M. (in collaborazione con Marco Berardi) in CinemaAscuola
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