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Laboratorio di lettura con Leonardo da Vinci e il suo diario segreto

Il diario segreto di Leonardo, edito La Spiga Edizioni, non è solo il diario del celebre Leonardo. È anche una storia d'amore tra due giovani adolescenti che cominciano a frequentarsi perché nutrono lo stesso interesse per un grande artista. Forse il più grande.

È un libro ben scritto e con tante pagine di approfondimenti. Una storia perfetta per i giovani lettori delle scuole medie.

Quest'anno lo abbiamo letto in seconda e questa lettura ci ha permesso di fare tante attività scandite da queste parole d'ordine:



ANNOTARE.

Si legge, si sa, prima o poi si scrive. E allora bisogna sempre avere un quaderno a portata di mano. I ragazzi hanno  risposto alle domande suggerite alla fine del libro, ma ho anche costruito nuovi questionari e proposte di attività da scrivere sul loro quaderno interamente dedicato al laboratorio.

APPROFONDIRE.

Successivamente abbiamo fatto un approfondimento dei due artisti. Sorpresa, nel libro gli artisti sono due. Infatti, l'autore, Roberto Melchiorre, escogita l'interessante espediente di dedicare il diario a Michelangelo. Quindi mentre racconta di sé, Leonardo traccia una descrizione anche di Buonarroti. In classe non ci siamo fatti scappare l'occasione e abbiamo cercato di approfondire entrambi gli artisti, guardando le loro opere, sfogliando gli Art Dossier e coinvolgendo il prof. di arte, Mauro Latini, che ha creato delle lezioni specifiche su entrambi gli artisti.



DISEGNARE E COLORARE.

Magari cambiando un po' le opere. Copiandole oppure personalizzandole, presi da momenti di artistico egocentrismo. Non è forse anche questo il messaggio dell'uomo vitruviano? Mettiamoci al centro!



OSSERVARE.

Abbiamo osservato talmente bene le opere degli artisti che oltre a disegnarle le abbiamo reinterpretate con tableu vivant. Un'esperienza fantastica suggerita dal sito didatticarte.it, una vera miniera per chi insegna arte (e non solo) e vuole trovare idee da sperimentare in classe.


RECITARE.

Infine siamo ricorsi al teatro. Ho diviso i ragazzi in gruppo e ad ognuno di loro ho dato un compito. Dovevano scegliere una pagina di diario e creare una scena. Non è un compito per niente facile, lo so. A mia discolpa posso dire che, durante la lettura, qualche volta ci siamo fermarti per interpretare delle piccole scene. 

Alla fine, ho constatato che tutti i gruppi hanno lavorato con impegno e si sono divertiti.

C'è chi ha interpretato la voce narrante in primo piano, mentre in secondo piano un compagno personificava Leonardo che scriveva la lettera.

C'è il gruppo che ha deciso di mettere in scena non il momento della scrittura, ma ciò che avveniva nello studio di Leonardo poco prima del suo ingresso. Protagonista quindi Salai, l'aiutante non tanto fidato di Leonardo, che sgrida un servo disordinato.

Un gruppo ha invece pensato di mostrare il momento in cui Leonardo ha tanti pensieri. Leonardo è intento a scrivere e arrivano le preoccupazioni. In questo caso l’artista era interpretato da una ragazza e le sue compagne, nascoste dietro di lei, erano i suoi pensieri che in modo alternato andavano a farle visita. Alla fine a Leonardo basta un cenno per mandare via tutti i suoi dubbi.



LAPBOOK.

Ormai un aiuto prezioso nei nostri percorsi più creativi. Di molte attività ne parlo anche qui.


L'idea in più: INCONTRARE.

Infine il momento più particolare di tutti: l'incontro con l'autore. In questi anni, ho organizzato tanti laboratori dedicati alla lettura, perciò i miei studenti sono ormai abituati a tutto. Ma uno scrittore in carne ed ossa non l'avevano mai visto. L'incontro con Roberto Melchiorre perciò è stato il momento più particolare che ha permesso loro di mostrare il percorso e di togliersi qualche curiosità parlando direttamente con chi quella storia l'ha cominciata a ideare in un lontano giorno d'estate. Lontano sì, perché come ci ha confidato l'autore, scrivere un libro non è il frutto di una notte buia e tempestosa, ma di un lungo lavoro.

Lo stesso si può dire della lettura che non deve avvenire in modo frettoloso, ma richiede tempi distesi e approfondimenti che solo un laboratorio può regalare.



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